La pubblicità spazzatura danneggia il FV

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La pubblicità spazzatura danneggia il FV

News 18/04/2020
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di Gianluca Proto

Troppo spesso ci imbattiamo in pubblicità spazzatura che sponsorizza la vendita di impianti fotovoltaici come fossero patate al mercato (con tutto rispetto per gli ortaggi): "Il tuo impianto a 1300 euro al kW"; "Acquista ora e in omaggio avrai un condizionatore"; fino ad arrivare ad ultimi post di questi giorni "Per l'emergenza Covid19 assieme al tuo impianto ti regaliamo una TV per restare serenamnete a casa". Può sembrarvi assurdo ma è davvero così. E questo danneggia il mercato della green econonomy. Perchè se da un lato i pannelli solari stanno entrando sempre più nella nostra cultura, dall'altro è anche vero che una cattiva comunicazione ed una errata strategia di marketing ne riducono lo sviluppo a causa della diffidenza che si instaura nel potenziale acquirente. Quante volte su Facebook abbiamo letto commenti di lettori che, stanchi di queste forme pubblicitarie, denigrano la tecnologia fotovoltaica. Nulla di più sbagliato perchè il problema è "come viene venduto" e non certo la bontà del fotovoltaico. 

Il meccanismo logico è molto semplice: la comunicazione è alla base della vendita in quanto dovrebbe veicolare le corrette informazioni sui veri benefici ottenuti da un impianto fotovoltaico e sulla qualità tecnica dei prodotti impiegati. Invece, una comunicazione speculativa crea nell'acquirente un'aspettativa che non potrà quasi mai essere soddisfatta e pertanto sarà un cliente deluso da quell'acquisto.  Facciamo un esempio concreto: se dico che un impianto abbatte il 60% dei costi energetici (in assenza di accumulo) sto dicendo una falsità e quindi a un anno dall'acquisto il mio cliente parlerà male del suo impianto fotovoltaico perchè non avrà raggiunto il risultato atteso. O ancora, se per regalare la TV sono costretto ad abbassare la qualità dei prodotti (perchè contestualmente devo restare sul mercato) è facile intuire che nel breve tempo quell'impianto non potrà essere in grado di mantere alte le efficienze attese. Ed anche in questo caso avremo creato un cliente insoddisfatto. Di questi esempi se ne potrebbero fare tanti altri ma l'effetto è sempre lo stesso: aver danneggiato lo sviluppo delle rinnovabili in un periodo storico in cui le potenzialità sono di gran lunga maggiori di quelle attuali. Infatti, esiste una grande fetta di utenti che, sentite queste esperienze da amici o parenti, rinunciano all'acquisto del fotovoltaico per paura di imbattersi in problematiche similari.
Non scordiamo che il fotovoltaico è nato da una forte volontà etica e morale, e rappresenta la tecnolgia green più collaudata per consentire una vera transizione energetica rinnovabile su diverse scale.E' un impegno concreto nei confronti delle future generazioni. Non roviniamola con la speculazione, ma concentriamoci sulla corretta informazione.

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